CASE HISTORY
Riqualificazione energetica capannone industriale 1150 mq
Intervento di efficientamento per azienda operante nel settore della produzione artigianale di borse in pelle, a Pontassieve





Situazione ante intervento:
il capannone è suddiviso in tre zone principali:
- Area produttiva (superficie complessiva pari a circa 700 m2 altezza media 5.5 m)
- Area uffici (superficie complessiva pari a circa 300 m2 altezza 3m)
- Area spogliatoi e servizi (superficie complessiva pari a circa 140 m2 altezza 3m)
Inoltre:
- L’impianto di riscaldamento era composto da una caldaia a gasolio a generazione di vapore che alimentava i terminali di distribuzione costituiti da aerotermi.
- La produzione di acqua calda sanitaria era affidata a boiler elettrici tradizionali.
- Raffrescamento estivo non previsto.
Soluzione progettuale proposta:
Nella scelta della soluzione progettuale da proporre si è tenuto conto dei seguenti aspetti:
- Analisi degli interventi previsti sull’involucro
- Analisi costi/benefici delle fonti energetiche disponibili utilizzabili
- Valutazione delle esigenze connesse alle lavorazioni e all’ambiente produttivo
- Gli interventi previsti sull’involucro erano mirati al ripristino ed alla sanificazione degli intonaci interni/esterni. Non erano previsti interventi volti alla diminuzione delle dispersioni energetiche ad eccezione delle superfici vetrate che sono state sostituite.
Per la scelta del vettore energetico e degli impianti di produzione termica si sono analizzati pro e contro delle diverse soluzioni perseguibili. I criteri di scelta sono stati:
- Economicità della fonte di energia
- Fruibilità (fonte di energia già disponibile in loco o comunque trasportabile a fronte di un intervento economicamente sostenibile)
- Copertura del fabbisogno termico invernale ed estivo
- Sostenibilità ambientale: basso impatto ambientale per il perseguimento delle Policy aziendali
Le fonti di energia confrontate sono state: - gasolio, in quanto già presente e utilizzato fino al momento dell’intervento
metano, trasportabile anche se a fronte di un intervento non trascurabile per l’allacciamento - energia elettrica, disponibile e presente
Alla luce dei requisiti precedentemente esposti si è scartato il gasolio, in quanto non permetteva il rispetto di nessuno di essi, ad anche il metano, in quanto presentava minor convenienza, rispetto all’utilizzo dell’energia elettrica, in termini di fruibilità, sostenibilità ambientale, accesso agli incentivi oltre al fatto che per il raffrescamento sarebbe comunque stato necessario un sistema ausiliario aggiuntivo e in quanto dall’analisi dei consumi stimati attesi non vi erano le condizioni per l’inserimento di sistemi di trigenerazione.
Per i motivi sopra esposti si è scelto di utilizzare l’energia elettrica come fonte energetica primaria per l’alimentazione di un sistema di pompe di calore ad alta efficienza. Il sistema proposto, sfruttando le caratteristiche termodinamiche del fluido frigorigeno (R410) che evolve all’interno del ciclo frigorifero, trasferisce energia termica da una sorgente a più bassa temperatura (l’ambiente esterno, in inverno) a una sorgente a temperatura più elevata (l’ambiente interno). Nel caso specifico si è scelto di utilizzare una pompa di calore di tipo VRF - Variable Refrigerant Flow (flusso di refrigerante variabile) tecnologia che permette un notevole risparmio energetico.
Nell’area produttiva, vista l’altezza dei locali, abbiamo proposto l’installazione di unità interne canalizzabili collegate a diffusori in tessuto microforotato, personalizzati per gli ambienti. Sono caratterizzati da un bassissimo costo di acquisto, da una grande semplicità di installazione e garantiscono la climatizzazione ideale di tutto il volume anche in caso di ambienti molto grandi e soffitti molto elevati. Al fine di garantire una distribuzione omogenea, sia in riscaldamento che in raffreddamento, l’intervento ha previsto il posizionamento di sei unità interne collegate ad altrettanti diffusori tessili microforati.
Negli uffici abbiamo proposto delle unità a mobiletto. Nello specifico è stato scelto di rivestire le unità con un case in MDF verniciato come le pareti. La gestione delle unità avviene attraverso un proprio pannello di comando a parete.
Negli spogliatoi e nei locali di servizio sono state previste unità a parete tipo split.
Per la gestione di tutte le unità installate è stato infine proposto un pannello di controllo generale centralizzato dal quale è possibile effettuare la programmazione e la gestione di ciascuna unità in maniera rapida e semplificata.
Soluzione post intervento:
L’intervento, eseguito come da progetto, ha conseguito i seguenti risultati:
- Riduzione dei costi di approvvigionamento energetico del 70%
- Massimo comfort ambientale con gradevoli temperature sia in inverno che in estate
- Incremento della produttività grazie al grado di qualità ambientale conseguita
- Facilità di gestione del sistema, grazie alla semplicità di uso del pannello di controllo
Finanziamenti pubblici utilizzati
Conto termico 2.0. Grazie a questo incentivo l’azienda ha beneficiato di un contributo a fondo perduto pari a circa il 50%